In alcune situazioni chiedere il sostegno di una figura competente potrebbe rendere tutto più semplice, meno doloroso e spaventoso
In alcune situazioni chiedere il sostegno di una figura competente potrebbe rendere tutto più semplice, meno doloroso e spaventoso
Quali segnali indicano la necessità di rivolgersi ad uno psicologo?
La difficoltà di rivolgerci ad uno psicologo
Il mondo della psicologia ha subito nel corso degli ultimi anni importanti sviluppi, al punto che ad oggi esistono molteplici e diversificati approcci scientificamente validati, nonché teorie e tecniche che possono essere bene impiegate nella comprensione e nel trattamento di una data problematica che interessa la salute mentale. Nonostante questo, continuano ad essere presenti altrettante resistenze a questo mondo, si continua a non voler riconoscere che un male emotivo, seppur non visibile, ha altrettanta influenza nella nostra vita esattamente quanto un male fisico. Eppure, se con una discreta naturalezza ci rivolgiamo al nostro medico di base qualora le nostre difese immunitarie si abbassano e ci viene l’influenza, non siamo altrettanto sciolti nel rivolgerci ad uno psicologo se le nostre difese emotive non sono sufficientemente forti per fronteggiare i numerosi carichi emozionali e lo stress che ci investono ogni giorno: nello studio, nel lavoro, in famiglia e nelle relazioni interpersonali.
Purtroppo, l’idea secondo la quale “dallo psicologo ci vanno i matti” sembra essere ancora largamente diffusa, come se i 40 anni dalla legge Basaglia non fossero ancora sufficienti per abbattere definitivamente la tendenza a ghettizzare colui che ha delle fragilità emotive e che pertanto necessita di un aiuto ed un sostegno psicologico. Non solo, probabilmente un altro elemento che rende difficile rivolgerci ad un professionista della salute mentale è il dover accettare di avere un problema, di non riuscire a risolverlo da soli. Come se il fatto che la malattia mentale non si veda nel concreto ci permettesse di meglio nasconderla, sia agli altri che a noi stessi.
Ecco allora che un percorso psicoterapeutico è proprio un viaggio, un’esplorazione dentro se stessi, che ci permette di guardare in faccia quella data problematica, comprendere le ragioni per cui si sia configurata in quel dato momento, secondo quelle specifiche caratteristiche e che ci consente di imparare progressivamente a gestirla, controllarla, fino a ridimensionarla sempre di più, al punto, se possibile, da farla scomparire definitivamente.
Mi sento inoltre di specificare che il motivo per cui andare da uno psicologo non deve essere necessariamente “curare una malattia” o “risolvere un problema”, molte persone scelgono di intraprendere un percorso di psicoterapia anche “semplicemente” per conoscere meglio se stessi ed avere quindi una maggiore possibilità di accedere ad un equilibrio, ad una serenità e ad un benessere mentale.
I segnali da non sottovalutare
Vediamo insieme quali potrebbero essere alcuni dei segnali che potrebbero implicare la necessità di rivolgersi ad uno psicologo ed intraprendere un percorso psicoterapeutico:
Conseguenza del punto precedente è una diffusa e marcata aggressività verso tutti quelli che ci circondano. Del resto se stiamo male e nessuno ci chiede o dice nulla ci arrabbiamo e soffriamo per il fatto di non essere visti e di non sentirci importanti. D’altra parte, se qualcuno ci sta troppo addosso rischiamo di stare male ed arrabbiarci per l’eccessiva apprensione. Il tutto esita in una tendenza ad essere scontrosi, irascibili, intolleranti verso tutto e tutti, fino a sfociare, nei casi più gravi, in forme di aggressività fisica. Ancora una volta il bersaglio più semplice di tutto ciò sono coloro che ci stanno più vicino, e quindi i nostri familiari, amici ed il partner. Tale condizione però nel tempo potrebbe diventare talmente tanto pesante da compromettere del tutto la nostra vita relazionale, da rendere la nostra compagnia non più piacevole, ma anzi, talvolta quasi pericolosa o comunque eccessiva e sgradevole. Ecco che vivere tutto questo all’interno di una relazione terapeutica offrirebbe l’opportunità di comprendere le ragioni per cui sta avvenendo, di vedere cosa si cela dietro questa aggressività ed intolleranza, in modo tale da ridimensionarle e tornare ad una qualità relazionale adeguata.